taittirīya upaniṣat

taittirīya upaniṣat

Ho allegato tre pdf che corrispondono alle tre parti della taittirīya upaniṣat. Ho allestito questi pdf per facilitare la recitazione dell’upaniṣad. Trovate il testo in devanāgarī con gli accenti, la traslitterazione IAST, la traslitterazione RCCS (Roman Coloured Coding Script - ©saiveda.net) che permette un’efficace visualizzazione dei suoni, della melodia e del ritmo e la traduzione. Ho scelto la traduzione di Raphael, ed. Āśram vidyā, 2006 a cui io ho inserito parola per parola il corrispondente termine in sanscrito.

śīkṣāvallī - pdf

brahmānandavallī - pdf

bhṛguvallī - pdf

Ho pure allegato l’ottima recitazione dei Challakere Brothers (che si trova comunque in rete).

śīkṣāvallī, preceduta dal gaṇapati prarthana:


brahmānandavallī:


bhṛguvallī:


Per imparare la corretta recitazione consiglio i tutorial dal sito saiveda.net:

1- śīkṣāvallī - saiveda.net

2- brahmānandavallī - saiveda.net

3- bhṛguvallī - saiveda.net

La taittirīya upaniṣat è una delle più importanti e influenti upaniṣad, e tratta temi come la conoscenza di sé, la realizzazione dell’ātman e la relazione tra l’ātman e brahman (l’Assoluto)

Fa parte del kṛṣṇa yajurveda - taittirīya āranyaka, che include testi scritti per essere recitati nelle foreste, durante i ritiri spirituali. Le upaniṣad che fanno parte degli āranyaka , come la taittirīya upaniṣat, sono considerate come la parte più mistica e filosofica dello yajurveda.

Le principali tematiche trattate dalla taittirīya upaniṣat sono :

  • La conoscenza di sé e la realizzazione dell’ātman
  • La relazione tra ātman e brahman
  • La natura del mondo e del cosmo
  • Il significato dei sacrifici e delle cerimonie rituali
  • La natura del desiderio e del piacere
  • La natura del linguaggio e della parola
  • L’importanza dell’ascolto, della meditazione e dell’intelligenza
  • Il significato della vita e della morte
  • La via per la liberazione (mokṣa)
  • Il rapporto tra la mente, il corpo e lo spirito.

La taittirīya upaniṣat vede il sacrificio come un mezzo per comprendere e realizzare la relazione tra l’ātman e brahman . Il sacrificio è descritto come un’azione rituale che serve a purificare l’animo e a raggiungere una maggiore consapevolezza di sé. È visto come un mezzo per ottenere benedizioni e favori divini, ma anche per ottenere una maggiore conoscenza e comprensione della realtà.

Il sacrificio viene descritto come un processo attraverso il quale l’individuo può superare la propria limitatezza e realizzare la propria vera natura divina. Può essere inteso sia come un’azione rituale esterna, sia come un’azione interiore, una meditazione che conduce alla liberazione.

È un modo per raggiungere una maggiore armonia tra l’individuo e il mondo, e per superare il dualismo tra l’io e il mondo esterno. Attraverso il sacrificio, l’individuo può raggiungere una maggiore consapevolezza della propria vera natura e della propria relazione con l’Assoluto, e questo gli permetterà di vivere una vita più autentica e significativa.

Originale e propria di questa upaniṣad è la teoria dei cinque kośa, o involucri che celano all’individuo la realtà del brahman.

I cinque kośa sono :

  1. annamaya kośa: Questo strato è il corpo fisico, che è composto di cibo. È considerato il livello più esterno e superficiale dell’essere umano.

  2. prāṇamaya kośa: Questo strato è il corpo vitale, che è composto di respiro e di energia vitale. È considerato un livello più profondo dell’essere umano rispetto al corpo fisico.

  3. manomaya kośa: Questo strato è la mente, che è composta di pensieri, emozioni e percezioni. È considerato il livello mentale dell’essere umano.

  4. vijñānamaya kośa: Questo strato è la mente intellettuale, che è composta di conoscenza e comprensione. È considerato il livello della conoscenza e della comprensione dell’essere umano.

  5. ānandamaya kośa: Questo strato è la mente spirituale, che è composta di beatitudine e pace interiore. È considerato il livello spirituale più profondo dell’essere umano e rappresenta la sua vera natura divina.

La teoria dei cinque kośa sottolinea che l’individuo è composto da una serie di strati o livelli, ciascuno dei quali ha una funzione specifica. Ogni strato rappresenta un aspetto diverso della realtà e dell’esperienza umana, e ognuno di essi deve essere compreso e integrato per raggiungere la completa consapevolezza e la liberazione. La comprensione e la trasformazione di questi strati sono visti come una via per raggiungere una maggiore consapevolezza di sé e per raggiungere l’unione con brahman. Brahman è visto come l’Assoluto, la sorgente e il fine ultimo dell’esistenza, e l’ātman è visto come un’espressione individuale di brahman.

La teoria dei cinque kośa sostiene che ognuno di questi strati rappresenta un livello di consapevolezza e di comprensione della realtà, e che attraverso la comprensione e la trasformazione di questi strati, l’individuo può raggiungere una maggiore consapevolezza di sé e della propria relazione con l’Assoluto.

La comprensione e la trasformazione dei cinque kośa sono visti come una via per raggiungere la vera conoscenza di sé, che è l’identificazione dell’ātman con brahman. Questo processo di identificazione è descritto come la liberazione (mokṣa) o l’unione con l’Assoluto.

In sintesi, la teoria dei cinque kośa sostiene che l’individuo è composto da una serie di strati che celano nell’individuo la realtà del brahman, e che attraverso la comprensione e la trasformazione di questi strati, l’individuo può raggiungere la vera conoscenza di sé e la liberazione.