śrī rudram

rudra namakam 3 - ṛk 1



nama̱s saha̍mānāya nivyā̱dhina̍ , āvyā̱dhinī̍nā̱m pata̍ye̱ namo̱ |
| namaḥ | sahamānāya | nivyādhine | āvyādhinīnām | pataye | namaḥ |

Omaggio al Vittorioso (sahamānāya), a Colui che trafigge (nivyādhine), al Signore (pataye) delle bande di ladri (āvyādhinīnām), omaggio (namaḥ) |
Omaggio al Vittorioso, a Colui che trafigge, al Signore delle bande di ladri, omaggio |

traduzione di Rajagopala AiyarSaluto a Colui che non solo può resistere all'urto dell'attacco dei Suoi nemici, ma può anche sopraffarli;
Colui che può trafiggere profondamente i Suoi nemici; il signore di coloro che possono trafiggere acutamente da tutte le parti, saluti a Lui.
commentario di Rajagopala Aiyar(1) Sayana afferma riguardo a questo anuvāka che anche in questo caso si continuano i doppi namaskara (saluti).
Bhatta Bhaskara dice: Nel secondo anuvāka è stata presentata la signoria di Rudra sulle ricchezze; nel terzo viene esposta la Sua signoria su kriyā o su tutte le azioni.
Abhinava Śaṅkara dice: Come nel secondo anuvāka, Rudra è riverito come sarveśvara – il signore di tutti tramite i primi otto mantra. A partire dal secondo anuvāka, dallo yajus 1 namo hiranya bāhave fino alla fine del 3-8, in 21 yajus prendendo oggetti particolari e affermando che Rudra ne è il signore, e con la dichiarazione aperta nel 2-6 che Egli è jagatām pathaye – Egli è il signore di tutti i mondi.
La famosa dichiarazione nelle śruti 'Questo Dio è il sarveśvara — l'īśvara di tutti, Egli è il sovrano di tutti', viene ribadita.
Dal 3-9 menzionando certi oggetti e affermando che Egli è il loro atman o Sé, viene proposta la sarvātmakatvam di Rudra — l'universalità del sé.
(2) sahamānāya – Tutti e tre i commentatori concordano nel dare al termine un significato vedico — colui che è capace di sconfiggere i Suoi nemici (B.B.) e (A.S.) Colui che perdona i difetti dei Suoi devoti.
(3) nivyādhine: (B.B.) Rudra trafigge acutamente, ma solo quelle persone che non sono Suoi devoti.
(4) āvyādhinīnām: Il primo tra coloro che trafiggono con precisione o in tutte le direzioni.
(5) (A.S.) È appropriato che Rudra, Colui che trafigge con precisione, sia il signore di un esercito di guerrieri che trafiggono con precisione. Ma se lo stesso Rudra dovesse essere il più preciso tra coloro che trafiggono, e dovesse anche essere il capo di simili guerrieri, c'è qualche speranza per tutti i mondi? Poiché non c'è nessuno in tutti i mondi che non commetta errori, e Rudra è il dispensatore di punizioni. No, dice questo Mantra; Egli è sahamānāya, di indole paziente e indulgente.



La recitazione è dei Challakere Brothers.
Su www.saiveda.net il tutorial per la recitazione: tutorial


namaḥ, nom. sg. di namas-, saluto reverenziale, omaggio;

  • namas-, sn. nom., inchino, riverenza, omaggio, adorazione (con atti o parole), adorazione, rispettosa obbedienza; inchino, l’inchino a mani giunte dedicando, con l’unione delle dieci dita, i dieci sensi alla divinità. È il simbolo esteriore dell’abbandono interiore.
  • √nam-, vb. cl. 1 P., curvare, piegare, cedere a, sottomettersi o piegarsi; dare, concedere, donare; arrendersi, sottomettersi

sahamānāya, agg. dat. sg. m. di sahamāna-, agg. che conquista, vittorioso (AV)

  • saha-, agg. potente, forte (RV);;
  • -māna-, sm. dimensione, taglia, altezza, lunghezza (nel tempo e nello spazio), peso (RV)
  • -, vb, cl. 2-3, misurare, assegnare, de- limitare

nivyādhine-, sm. dat. sg di nivyādhin-, agg. che fora, che trafigge, che perfora, che apre

  • nivyadh-, vb. cl. 4, penetrare attraverso, perforare, tirare a, lanciare contro, battere, colpire, feri- re(RV;MBh).
  • ni-, avv. giù, sotto, a terra, indietro, entro, in, all’interno.
  • √vyadh-,v. 4ª cl. forare, trafiggere, ferire (RV);
  • -in-, suffisso secondario usato per formare aggettivi che indicano il possesso delle qualità della parola di base;

āvyādhinīnām, sf. gen. pl. di āvyādhinī-, gruppo di aggressori, banda di ladri. (TS; ŚBr) (Angreiferschaar, Räuberhaufen, B&R)

  • Questo termine pone un problema di traduzione. È flesso al femminile āvyādhinī e al plurale.

    Tutti i vocabolari, Il MW, il B&R e il Sani traducono questo femminile/plurare come “banda di ladri” B&R del 1855 contempla sia Angreiferschaar, Räuberhaufen (gruppo di aggressori, banda di ladri), la riedizione del 1879 invece cita solo Räuberhaufen, banda di ladri.

  • i traduttori che ho consultato ripiegano sul significato al maschile, o addirittura, ma è poco probabile, lo fanno derivare dal termine vyādhi, malattia, con la negazione a.

  • āvyādhin-, agg. che ferisce, che attacca (TS; ŚBr), sf. pl. banda di ladri

  • āvyadh-, vb. c. 4, gettare in, lanciare via; 2. mettere in fuga (spaventando); 3. spingere via o giù; 4. abbattere, ferire; 5. colpire, rompere, bucare; 6. appuntare, attaccare su;

  • ā, prep. presso, vicino a, fino a (davanti a vb. o con acc.), (RV)

  • √vyadh-, vb. cl. 4, forare, trafiggere, ferire (RV);

  • -in-, suffisso secondario usato per formare aggettivi che indicano il possesso delle qualità della parola di base;

  • ī, suffisso secondario usato per formare sostantivi di genere femminile.

pataye, sm. dat. sg. di pati-, proprietario, possessore, signore, sovrano (RV);

namaḥ, nom. sg. di namas-, saluto reverenziale, ripetizione per enfasi e rispetto




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