namo̱ rohi̍tāya stha̱pata̍ye vṛ̱kṣhāṇa̱m pata̍ye̱ namo̱ |
| namaḥ | rohitāya | sthapataye | vṛkṣāṇām | pataye | namaḥ |
Omaggio (namaḥ) al rosso (rohitāya), al Signore del luogo (sthapataye), al Signore (pataye) degli alberi (vṛkṣāṇām), omaggio (namaḥ) |
La recitazione è dei Challakere Brothers.
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namaḥ, nom. sg. di namas-, saluto reverenziale, omaggio;
- namas-, sn. nom., inchino, riverenza, omaggio, adorazione (con atti o parole), adorazione, rispettosa obbedienza; inchino, l’inchino a mani giunte dedicando, con l’unione delle dieci dita, i dieci sensi alla divinità. È il simbolo esteriore dell’abbandono interiore.
- √nam-, vb. cl. 1 P., curvare, piegare, cedere a, sottomettersi o piegarsi; dare, concedere, donare; arrendersi, sottomettersi
rohitāya, agg. m., dat. , sg. di rohita-, al rosso, rossiccio (RV)
sthapataye-, sm. dat. sg. di sthapati-, al “signore del luogo”, re, comandante, governatore, ufficiale capo (AV; R);
vṛkṣāṇām, sm. gen. pl. di vṛkṣa-, degli alberi (RV);
pataye, sm. dat. sg. di pati-, proprietario, possessore, signore, sovrano (RV);
namaḥ, nom. sg. di namas-, saluto reverenziale, ripetizione per enfasi e rispetto